Se un convivente muore per un incidente sul lavoro o per un altro fatto illecito, l’altro può chiedere di avere lo stesso risarcimento che gli sarebbe spettato se fossero stati sposati. Un convivente però, a meno che l’altro non lo abbia stabilito con un testamento valido, non è erede dell’altro, nè ha diritto di chiedere all’INPS la pensione di reversibilità. Ha solo il diritto di rimanere a vivere nella casa familiare che era di proprietà dell’altro per un limitato periodo di tempo che varia a seconda della presenza o meno di figli ed in base alla durata delle convivenza.